La carica dei 1000 della “Corri a Lecce” è stato un inno al ritorno della normalità

di Paolo Conte 21 Ottobre 2021

FONTE CORRIERE SALENTINO

LECCE – Dieci anni di corsa, di sport all’aria aperta, di sano divertimento, ma anche di solidarietà, di attenzione ai meno fortunati e di promozione turistico–territoriale. Dieci anni di impegno, di sacrifici e di volontariato, con un lavoro di squadra sempre più maturo e consapevole.

Tutto questo rappresenta il cuore pulsante di “Corri a Lecce”, la mezza maratona nazionale (21 km) organizzata dall’associazione Grandi Podisti del Mediterraneo (GPDM) in collaborazione con il Comune di Lecce e la Federazione italiana atletica leggera, svoltasi domenica 17 ottobre nel capoluogo salentino.

Un evento particolarmente atteso non solo perché giunto al suo decimo anno di vita, ma soprattutto perché ritornato dopo il forzato stop a causa della pandemia Covid.

E che ci fosse un grande desidero di ritorno alla normalità lo testimoniano i numeri di quest’ultima edizione: circa mille i partecipanti, tra gara competitiva e non competitiva, provenienti da diverse regioni italiane e che hanno invaso le principali vie del centro storico. La corsa, con partenza e arrivo nella suggestiva piazza Sant’Oronzo, ha attraversato le principali vie cittadine interdette, per qualche ora, al traffico veicolare. Un’occasione per gli atleti di misurarsi in una gara veloce e completamente pianeggiante, ma anche un’opportunità di fare concretamente del bene ai meno fortunati, riproponendo quel binomio sport – solidarietà, che ha rappresentato, in tutte le dieci edizioni, il tratto distintivo della “Corri a Lecce”.

Sin dal suo esordio, nel 2011, infatti, la manifestazione targata GPDM ha sempre sostenuto diverse associazioni di volontariato che operano attivamente sul territorio salentino. L’ultima, in ordine di tempo, con la collaborazione di Grazia Turco, atleta nazionale di handbike e Utopia Sport, punta a sostenere l’associazione 2HE- IO POSSO per l’acquisto di una sedia Sofao per consentire alle persone completamente immobilizzate di fare il bagno in mare. 

Lo sport deve essere occasione di benessere e di crescita per tutti e non solo per coloro che hanno la possibilità di allacciare un paio di scarpe da running e correre sereni all’aria aperta; una manifestazione che, ogni anno, richiama a Lecce migliaia di persone provenienti da ogni parte d’Italia non può e non deve restare scollegata dal territorio in cui nasce e cresce. Questa è la filosofia che ha sostenuto, in questi dieci anni, l’attività dell’associazione GPDM e del suo presidente, Simone Lucia.

“Abbiamo fatto tanta strada dal 2011 ad oggi – sottolinea il presidente Lucia – da quando gli iscritti erano poco più di cinquecento fino all’ultima edizione, in cui possiamo vantare numeri importanti, nonostante il recente fermo pandemia. In tutti questi anni, anche grazie al lavoro di tanti nostri iscritti, che volontariamente hanno lavorato dall’alba al tramonto per la buona riuscita della manifestazione, la “Corri a Lecce” è diventata un punto fermo tra le iniziative cittadine, un vero e proprio “marchio” distintivo tra gli appassionati di corsa e non solo. Questo perché non abbiamo mai voluto essere un evento isolato fine a se stesso, ma un’iniziativa capace di coinvolgere tutta la cittadinanza. Da una parte la solidarietà concreta, semplice ed efficace, quella che raggiunge obiettivi reali attraverso l’impegno di tutti, dall’altra la promozione del nostro territorio e delle sue eccellenze. Un esempio per tutti: al ristoro finale viene offerto, a tutti i partecipanti, il pasticciotto leccese. Un momento “dolce” particolarmente atteso dai podisti, al punto che, tutte le volte che siamo impegnati in una gara in trasferta, ci viene richiesto il nostro dolce caratteristico. Senza contare poi i tanti partecipanti che, approfittando della gara, decidono di trascorrere qualche giorno nel nostro bel Salento insieme alla famiglia.

Del resto – conclude il presidente Simone Lucia – la corsa è anche condivisione, è solidarietà, è promozione del territorio, in poche parole, è vita”.Un concetto, semplice e chiaro, che rappresenta l’anima della Corri a Lecce, partita, dieci anni fa, quasi in sordina, timidamente, tra la passione di pochi e i dubbi di molti e che, nel corso delle varie edizioni, si è trasformata in un evento capace di animare un’intera città, dando slancio non solo alle gambe, ma anche ai cuori. Perché, appunto, la corsa è vita!

I promotori di IO Posso con i volontari di Utopia sport