Cos’è l’Handbike

L’handbike è una bicicletta singolare nella quale la propulsione viene dalle braccia e non dalle gambe: utilizza tre ruote (due dietro ed una centrale davanti) e permette allo sportivo di usare questo mezzo “pedalando con le mani

Risultati 2009/2010

Gli atleti partecipano a competizioni di Handbike, Tennis Tavolo e Lancio del giavellotto.

Grandi soddisfazioni per Turco Anna Grazia che si aggiudica diversi primi posti nell’atletica, Congedo Paolo si classifica primo della categoria Under 21 Provincial del CSI, Turco Andrea primo per la categoria allievi, Brognara Daniele primo dei Seniores.

01/03/2010

CAMPIONATO NAZIONALE  GIAVENO-TORINO

Tennis Tavolo

4 assoluti

TURCO Anna Grazia

05/03/2010

4 giovanissimi

CONGEDO Paolo

 

11/04/2010

MEZZA MARATONA DI OTRANTO

Handbike

1° CATEG

TURCO Anna Grazia

 

18/04/2010

CRONO DEL MARE GARA INTERREGIONALE –MARINA DI MASSA;

Handbike

1° CATEG.H4

TURCO Anna Grazia

 

19/04/2010

Cerignola  – 2° Gran Premio

Provinciale CSI

Tennis Tavolo

1° Seniores

BROGNARA Daniele

2° Seniores

MULINO Cristian

4° Seniores

TURCO Anna Grazia

1° Under 21

CONGEDO Paolo

1° Allievi

TURCO Andrea

2° Allievi

DE GIORGI GIACOMO

3° Allievi

SCIOLTI MATTIA

 

01/05/2010

Risceglie – Campionato Regionale FISDIR di Atletica Leggera

Lancio del giavellotto

TURCO Anna Grazia

Lancio del disco

TURCO Anna Grazia

Lancio del peso

TURCO Anna Grazia

 

02/05/2010

1^ Corri Galatina

Handbike

1° CATEG

TURCO Anna Grazia

 

29/05/2010

Torneo beneficenza

“Insieme si può fare”

Tennis Tavolo

1° OPEN

CONGEDO Paolo

2° OPEN

BROGNARA Daniele

1° Allievi

TURCO Andrea

2° Allievi

SCIOLTI MATTIA

1° RAGAZZI

DE CARLO Salvatore

2°RAGAZZI

TURCO Giacomo

 

19/06/2010

CAMPIONATO NAZIONALE A CRONOMETRO – MOGLIANO VENETO

Handbike

2° CATEG

TURCO Anna Grazia

         
24/07/2010

corri Martano

-Provinciale-

Handbike 1° CATEG TURCO Anna Grazia
         
 

Stracursi

-Provinciale-

Handbike 1°CATEG TURCO Anna Grazia
         
12/10/2010

Cutrofiano

-Provinciale-

handbike 1à GATEG TURCO Anna Grazia

A.S.D. Tennistavolo Città Bella VS A.S.D. Utopia Sport 5-3

Un grande rammarico accompagna i ragazzi di Utopia Sport di rientro dalla quinta partita di campionato, i quali hanno subito la seconda sconfitta esterna contro la formazione gallipolina del Tennistavolo Città Bella. La partita era insidiosa per entrambi le formazioni le quali, provenendo da due vittorie consecutive, cercavano un ulteriore risultato positivo per consolidare la posizione in classifica.

Arrivati alle ore 15:00 presso la palestra della Scuola Elementare di via Torino 4 a Gallipoli, i giocatori vernolesi hanno effettuato il consueto riscaldamento e il mister Melli Stefano ha valutato lo stato di forma Melli Andrea, reduce da un infortunio al braccio destro che lo ha tenuto fermo l’intera settimana mettendo pertanto in dubbio la sua presenza odierna fino all’ultimo secondo. Dopo i primi scambi, le formazioni decise da entrambi le squadre sono le seguenti: i padroni di casa schierano i tre giocatori classificati della loro compagine ossia Fedele Domico, Tuccio Davide e Cataldi Roberto; gli ospiti rispondono con Melli Stefano, Melli Andrea e Brognara Daniele. Panchina con il giovane Spennato Samuele per il Tennistavolo Città Bella, pronti a dar man forte ai tre titolari di Utopia Sport sono invece Congedo Paolo e Turco Andrea. Iniziano la sfida Cataldi contro Melli A: partita non spettacolare e giocata punto punto fino all’ultimo set nel quale il nostro Andrea, avente un versamento al bicipite destro (braccio con cui lui impugna la racchetta) e in campo con cuore e volontà, ha dovuto arrendersi ai lunghi palleggi di Cataldi, il quale si aggiudica la partita. A fine gara, Melli A. viene sostituito con Congedo Paolo. Nel secondo match, si sfidano Fedele e Brognara: la partita è ben giocata da entrambi i giocatori, anche se la maggior esperienza e la gomma puntinata sul rovescio (gomma particolarmente sofferta dall’atleta vernolese) hanno come risultato un secco 3-0 e il secondo punto per la squadra di Gallipoli. A riaccendere le speranze di Utopia Sport ci pensa ancora il solito Melli S. nel terzo incontro giocato con Tuccio: con colpi precisi e messi bene a segno, il mister di Utopia liquida il proprio avversario in poco più di dieci minuti con un deciso 0-3. Subentrato a Melli A., Congedo gioca la quarta partita sfidando Fedele: ancora una volta è l’esperienza e la miglior abilità del forte giocatore gallipolino ad avere la meglio il quale chiude i conti ancora con un 3-0. La partita sembra prendere una brutta piega per i portacolori di Vernole, e ci deve pensare il solito Melli S. a risollevare punteggio e morale sconfiggendo nella quarta partita Cataldi: pur concedendo due set all’avversario, Melli S. fa valere una miglior tecnica e una linearità e precisione di gioco maggiore rispetto quella mostrata da Cataldi, il quale comunque è riuscito a tenere testa fino all’ultimo al forte giocatore Vernolese. Arrivati dunque sul 3-2, tocca a Tuccio e Brognara effettuare la sesta sfida. Brognara, deluso dalla precedente sconfitta, non si abbatte e con grinta e tattica infierisce al suo avversario una sconfitta forse inaspettata, andando di fatto a riequilibrare il punteggio a squadre. La settima partita è la più attesa della giornata, in quanto vede scontrarsi i giocatori più in forma di entrambi le formazioni: si sfidano infatti Fedele con Melli S. Melli S. sapeva che avrebbe incontrato delle difficoltà giocando contro un mancino e soprattutto contro un’ennesima gomma puntinata, ma non si abbatte e gioca una gran bella partita. Melli S. vince il primo set con un bel gioco aggressivo e preciso. Fedele risponde subito andando a vincere il secondo set e riportando in parità le sorti dell’incontro. Terzo set al cardiopalmo giocato benissimo da entrambi e volto a favore di Fedeli solo ai vantaggi. Quarto set ancora una volta combattuto, ma che per una manciata di punti vede Fedele vincere ancora chiudendo il match. Arrivati dunque sul 4-3 per i padroni di casa tocca a Tuccio e Cataldi da una parte e a Congedo e Brognara dall’altra decidere le sorti di tale incontro. E’ il turno di Tuccio contro Congedo, i quali si schierano al tavolo con uguali obiettivi ma diverse motivazioni. Congedo soffre il gioco “compassato” dell’avversario ma seppur ai vantaggi vince il primo set, dando ancora a Brognara la speranza di giocarsi l’ultima e dicisiva partita. Speranza che però si affievolisce con il tempo in quanto, probabilmente a causa di una concentrazione non ottimale o di uno stress agonistico eccessivo, perde il secondo e il terzo set. Nel quarto set, Congedo riprende le redini del gioco, e da vita ad un set equilibrato e giocato punto punto da entrambi i giocatori i quali arrivano ai vantaggi. Ancora una volta la squadra di Vernole non è fortunata e si fa sovrastare dalla grinta di Tuccio, il quale segna due punti consecutivi e di fatto chiude i giochi. A.S.D. Tennistavolo Città Bella Vs A.S.D. Utopia Sport 5-3.

Una battuta d’arresto che lascia l’amaro in bocca agli atleti di Utopia, i quali sono conosci di aver perso un’altra partita in questo campionato non per una inferiore abilità tecnica rispetto agli avversari, ma per un insieme di fattori psicologici e motivazionali che ancora i giocatori vernolesi non sono in grado di gestire nella maniera ottimale. E purtroppo non c’è nemmeno il tempo di rifiatare in quanto fra meno di sette giorni Melli S. e compagni dovranno affrontare i temibili avversari del “AUL Corsano” di Tricase, squadra mai affrontata prima ma sulla carta molto forte e soprattutto valida pretendente alla promozione. Ovviamente i ragazzi di Utopia faranno di tutto per dare del filo da torcere ai colleghi del Corsano, e pertanto sarà molto importante cancellare quanto prima questa forse evitabile sconfitta concentrandosi quanto più possibile sui prossimi allenamenti che i nostri atleti andranno ad effettuare nella settimana entrante.

Un grosso in bocca al lupo ai nostri atleti di Utopia, ed un invito a tutti gli amici e simpatizzanti ad incitare e sostenere i propri atleti nella sfida di sabato prossimo, che si svolgerà alle ore 17:00 presso i locali dell’Associazione in via Lecce a Vernole: l’ingresso è gratuito e il divertimento è garantito: NON MANCATE!!!

Ippica e ippoterapia

L’ippoterapia, o equitazione a scopo terapeutico, ha origine empiriche antiche perché il cavallo, con le sue straordinarie doti di sensibilità, di adattamento, di intelligenza è ritenuto, da sempre, e non a torto, “straordinaria medicina”.
L’uso dell’equitazione a scopo terapeutico ha avuto inizio già nell’opera di Ippocrate di Coo (460-370 a.C.), che consigliava lunghe cavalcate per combattere l’ansia e l’insonnia. Una prima documentazione scientifica sull’argomento la dobbiamo al medico Giuseppe Benvenuti (1759).
Alla fine della prima guerra mondiale il cavallo è entrato nei programmi di riabilitazione, inizialmente in Scandinavia e in Inghilterra, poi in numerosi altri paesi.

L’ ippoterapia, detta Terapia con il Mezzo del Cavallo (TMC), è stata introdotta in Italia nel 1975 dalla dottoressa belga Danièle Nicolas Citterio che ha contribuito all’uso terapeutico del cavallo attraverso anche l’opera dell’Associazione Nazionale Italiana per la Riabilitazione Equestre (ANIRE).
L’ippoterapia agisce grazie all’interazione uomo-cavallo a livello neuro-motorio e a livello neuro-psicologico.
L’International Therapeutic Riding Congress di Amburgo del 1982 ha definito tre diverse fasi o metodologie d’intervento terapeutico all’interno della riabilitazione equestre:

  1. Ippoterapia propriamente detta
    costituisce l’approccio iniziale al cavallo e al suo ambiente, si svolge quindi prima a terra e successivamente sull’animale accompagnato da un istruttore. E’ riservata dunque a disabili incapaci di mantenere la posizione in sella e di condurre il cavallo in modo autonomo.
  2. Rieducazione equestre
    vede il cavaliere impegnato nella conduzione attiva del cavallo, sotto il controllo del terapista, e mira a raggiungere quegli obiettivi tecnico-riabilitativi specifici secondo il programma terapeutico prestabilito per quel paziente.
  3. Equitazione sportiva per disabili
    rappresenta il raggiungimento di una notevole autonomia del soggetto, con possibilità di svolgere normale attività di scuderia e di equitazione, a volte agonistica.

Perché la terapia a cavallo funziona così bene?

  • perché il cavallo si muove alle varie andature con movimenti ritmici e per questo prevedibili, ai quali perciò è più facile adattarsi con i movimenti del corpo
  • perché il cavallo è estremamente sensibile al linguaggio del corpo inteso come gestualità e, essendo un animale altamente sociale, è comunque molto recettivo verso tutti i tipi di comunicazione
  • perché per andare a cavallo, alle varie andature, si impegnano numerosi gruppi muscolari e si coinvolgono vari campi della psicofisiologia e della psicomotricità
  • perché in grado di generare sentimenti ed emozioni intense; è ormai riconosciuto il valore del coinvolgimento emotivo nel processo di apprendimento
  • perché le stimolazioni visuo-spaziali fornite dal particolare ambiente del maneggio con variazioni cromatiche e di luminosità in relazione anche con il movimento del cavallo sollecitano un’attenzione visiva finalizzata, facilitando così l’acquisizione della dimensione dello spazio
  • perché gli ambienti dove vivono i cavalli hanno rumori ed odori caratteristici e per questo molto evocativi
  • perché si ottiene una stimolazione tattile intensa tramite il contatto con un animale di grandi dimensioni, che aiuta la presa di coscienza e la conoscenza di sé e del proprio corpo
  • perchè il cavallo è un essere che esprime emozioni proprie come la paura in cui ci si può riconoscere e dove si può assumere un ruolo rassicurante; allo stesso tempo, montare a cavallo, cioè su un animale grande e potente, offre sensazioni di protezione, di autostima e fiducia in se stessi
  • perché possiede tutte le qualità – calore, morbidezza, odore, movimenti regolari, grandi occhi con sguardo intenso – necessarie a stimolare il processo di attaccamento fondamentale per lo sviluppo dell’essere umano
  • perché andare a cavallo permette di stabilire contatti fisici e permette anche di essere gratificati, sia dall’offrire cure, carezze e massaggi, sia dal ricevere come risposta ai nostri comportamenti manifestazioni di gratificazione da parte dell’animale.

Handbike e Ciclismo

Attività sportiva

Individualmente o di gruppo, di piacere o atletica secondo le modalità; sana e tonificante.

 

 Modalità di esercizio dominante

In resistenza (cicloturismo) ma anche in tenuta e potenza (montai bike). BI: senso dell’equilibrio.

Equipaggiamento

Bicicletta, casco, cosciale, scarpe, cassetta attrezzi, valigetta pronto soccorso.

Luogo

Pista, strada, sentieri, qualsiasi terreno.

Stagioni

Primavera, estate, autunno.

Impegno fisico

Medio; continuato.

Parti del corpo interessate: gambe, braccia (handbike)

Durata della prova: da 2 a 6 ore.

Benefici fisiologici

Equilibrio, perdita grasso, riflessi; potenza muscolare; cardiovascolare; resistenza aerobica; scioltezza.

Rischi di incidente

Anatomici: cadute, fratture, traumi, lesioni del perineo (sella non adatta).

Fisiologici: patologie cardiovascolari.

Controindicazioni

Anatomiche: articolari (patologie alle ginocchia, alle anche); vertebrali (per vibrazioni)

Fisiologiche:cardiache(debolezza cardiaca ignorata).

Varie: ipoglicemia, disidratazione..

Limiti di età

Da 10 a 80 anni; età ottimale da15 a 40 anni.

Conclusioni

Sport di moda, come sport salutare o come esercizio più atletico; può essere praticato da tutti rispettando varie precauzioni.

Estratto dalla pubblicazione: “LA PREPARAZIONE AGLI SPORT

Informazioni complementari sul tennistavolo

SCHEDA ED INFORMAZIONI COMPLEMENTARI SUL PING PONG E/O TENNISTAVOLO

( Estratto dalla pubblicazione “LA PREPARAZIONE AGLI SPORT” )

Attività sportiva: Ludica, praticata individualmente in doppio o  a squadre; tonificante necessità di senso tattico, scioltezza e scatto.

Modalità di esercizio dominante: In tenuta in caso di cambi lunghi, ma anche in potenza, in resistenza in caso di partite prolungate. BI: importante; equilibrio, riflessi, visione della palla.

Equipaggiamento: Racchetta, palline, scarpe.

Luogo: Sala in tutte le stagioni.

Impegno fisico: Importante; intermittente. Vengono interessate tutte le parti del corpo con una durata che va dai 40 minuti a 1,30 ore.

Benefici fisiologici: Equilibrio, riflessi; potenza muscolare; benefici cardiovascolari; resistenza aerobica; scioltezza.

Rischi di incidente: Anatomici: distorsione della caviglia, patologie dei polsi.

Controindicazioni: Anatomiche:vertebrali (lombalgie). Fisiologiche:cardiache(debolezza cardiaca ignorata).

Limiti di età: Da 7 anni in poi; età ottimale da17 a 28 anni.

Conclusioni: Attività moderata ludica, che interessa tutte le parti del corpo.

Statuto e atto costitutivo

STATUTO

ASSOCIAZIONE SPORTIVA “UTOPIA SPORT”

 

Art.1 – Denominazione e sede

 E’ costituita l’associazione non riconosciuta denominata  “Utopia Sport” associazione dilettantistica, con sede legale in Vernole. Via  G. Leopardi n.6, la quale sarà disciplinata dalle norme del presente Statuto.

L’associazione potrà costituire delle sezioni distaccate nei luoghi che riterrà più opportuni al fine di meglio raggiungere gli scopi sociali.

La denominazione sociale, può essere integrata con altre espressioni con apposita  delibera del  Consiglio  Direttivo.

Art.2 – Scopi

L’associazione ha scopo di praticare e propagandare l’attività sportiva del Tennistavolo, con atleti disabili e normodotati, a tal fine, può partecipare a gare, tornei, campionati; può inoltre, sotto l’egida e con l’autorizzazione della F.I.Te.T / C.I.P., indire e/o organizzare manifestazioni e gare; istituire corsi interni di formazione e di addestramento; realizzare ogni iniziativa utile alla diffusione ed alla pratica dello sport del Tennistavolo; svolgere attività didattica per l’avvio, l’aggiornamento e il perfezionamento nello svolgimento della pratica sportiva del Tennistavolo.

L’associazione non ha scopi di lucro, promuove lo sport come strumento di maturazione personale e di impegno sociale ed è motivata dalla decisione dei soci di vivere l’esperienza sportiva secondo la visione cristiana dell’uomo e dello sport.

L’Associazione potrà svolgere tutte le attività ritenute necessarie per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali, tra cui, a titolo esemplificativo e non esaustivo, l’organizzazione di eventi sportivi, culturali, ricreativi, di sagre, feste, manifestazioni, tornei, giochi, anche da tavolo e/o a carte, ivi compresa l’attività di somministrazione di alimenti e bevande e quant’altro nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge. Potrà altresì svolgere attività di tipo commerciale nel rispetto delle vigenti normative fiscali e amministrative.

Inoltre potrà reperire spazi ed impianti, anche tramite convenzioni con enti pubblici o privati, per lo svolgimento dell’attività istituzionale e intrattenere rapporti con Istituti di Credito, anche su basi di passive.

L’associazione sportiva “Utopia Sport” si impegna , altresì, alla realizzazione di progetti e promozione di campagne di sensibilizzazione, anche in collaborazione con le altre Associazioni, enti pubblici e quant’altro; realizzazione di materiale stampato, video e web per la presentazione dell’Associazione e per la diffusione dei suoi scopi.

L’Associazione potrà utilizzare spazi ed impianti della Parrocchia Maria SS. Assunta di Vernole, esclusivamente per lo svolgimento dell’attività sportiva organizzando, altresì, eventi per il reperimento di fondi da destinare esclusivamente alla gestione dell’associazione stessa.

Gli eventuali proventi della attività associativa devono essere reinvestiti interamente in attività sportive.

Durante la vita dell’associazione non potranno essere distribuiti, anche in modo indiretto, fondi, riserve o capitale, salvo che questo sia imposto dalla legge.

Art.3 – Affiliazione

L’associazione procederà alla propria affiliazione alla F.I.T.e.T e al C.I.P. Con l’affiliazione, l’associazione accetta incondizionatamente – per sé e per i propri associati – di conformarsi alle norme e alle direttive del Comitato Internazionale Olimpico (CIO), del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), del Comitato Italiano Paralimpico (C.I.P), della I.T.T.U e della E.T.T.U. e a tutte le disposizioni statutarie e regolamentari della F.I.TE.T e si impegna ad accettare eventuali provvedimenti disciplinari che gli organi competenti della F.I.TE.T stessa dovessero adottare a suo carico, nonché le decisioni che le autorità federali dovessero prendere in tutte le vertenze di carattere tecnico e disciplinare attinenti all’attività sportiva.

Gli associati, inoltre, si impegnano al rispetto del Codice Etico Sportivo approvato dal Consiglio Nazionale del CONI.

Art.4 – Funzionamento

L’associazione garantirà la democraticità della struttura, l’elettività e la gratuità delle cariche e delle prestazioni eventualmente fornite dagli associati. L’attività istituzionale ed il regolare funzionamento delle strutture dovranno essere garantiti dalle prestazioni volontarie e gratuite degli aderenti all’associazione; nel caso la complessità, l’entità nonché la specificità dell’attività richiesta non possa essere assolta dai propri aderenti, sarà possibile procedere all’assunzione di lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo, riconoscendo, altresì, rimborsi per le spese sostenute al fine di garantire il buon funzionamento ed il corretto esercizio delle attività svolte dall’Associazione.

Art.5 – Domanda di ammissione – Qualifica di Socio

L’associazione si può comporre di un numero illimitato di associati. Possono essere associati tutti coloro che ne facciano espressa domanda e siano accettati  dal Consiglio Direttivo.

Possono essere membri effettivi dell’Associazione coloro che credono e ne condividono gli scopi ed intendono impegnarsi per la realizzazione mettendo a disposizione parte del proprio tempo libero. L’Associazione garantisce e riconosce le pari opportunità tra i soci senza distinzione alcuna.

I Soci si distinguono in:

a) atleti, coloro che praticano attività sportiva;

b) non atleti, coloro che contribuiscono alla realizzazione dei fini istituzionale

dell’Associazione Sportiva.

La suddivisione dei soci nelle suddette categorie non implica alcuna differenza di trattamento in merito ai loro diritti associativi.

In caso di domanda di ammissione a socio presentata da minorenni, la stessa dovrà essere controfirmata dall’esercente la potestà parentale. Il genitore che sottoscrive la domanda rappresenta il minore a tutti gli effetti nei confronti dell’associazione e risponde verso la stessa per tutte le obbligazioni dell’associato minorenne.

Ai soci sarà  garantita uniformità di rapporto associativo e modalità associative volte ad assicurare l’effettività del rapporto medesimo senza limiti temporali e con diritto di voto, a condizione che abbiano raggiunto la maggiore età.

Art.6 – Perdita della qualifica di Socio

Gli associati cessano di appartenere all’associazione: per dimissioni volontarie, per decadenza, per esclusione.

 L’esclusione per dimissioni volontarie si verifica quando l’associato presenti formale dichiarazione di dimissioni al Consiglio Direttivo. Ha effetto solo dopo la sua accettazione e, comunque, solo con lo scadere dell’anno in corso, purché sia presentato almeno tre mesi prima.

L’associato è dichiarato decaduto quando non esplica più l’attività per la quale è stato ammesso.

L’associato è escluso quando è inadempiente nel pagamento della quota associativa, o quando sia incorso in inadempienze degli obblighi derivanti dal presente statuto o dai regolamenti, o quando siano intervenuti gravi motivi che rendano incompatibile la prosecuzione del rapporto associativo.

La decadenza e l’esclusione vengono deliberate dal Consiglio Direttivo, sentito l’associato interessato. La delibera deve essere comunicata allo stesso associato con lettera raccomandata con avviso di ricevimento.

Avverso la delibera di decadenza o di esclusione, l’associato può ricorrere all’assemblea; il ricorso – che sospende la delibera – deve essere proposto, a pena di decadenza, entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione di cui al comma precedente.

L’associato escluso con provvedimento definitivo non potrà essere più ammesso.

Art.7 – Durata

L’associazione ha durata illimitata. La stessa, comunque, non può sciogliersi  prima che le delibere da essa assunte non siano state attuate, salvo diversa decisione assunta dall’apposita assemblea che, in tal caso, dovrà anche provvedere sugli effetti delle delibere in corso di esecuzione.

Art.8 – Patrimonio

Il patrimonio dell’associazione è costituito dalle entrate delle quote associative, determinate annualmente dal Consiglio Direttivo, dai beni acquistati o pervenuti comunque da privati o enti, dalle contribuzioni o donazioni di soci, privati od enti, dalle eventuali sovvenzioni del CONI, delle Federazioni sportive o di altri enti, dai premi e dai trofei vinti.

Art.9 – Quota associativa

Gli associati sono obbligati al versamento della quota annuale nella misura stabilita dal Consiglio Direttivo. Ove in regola con tale versamento, partecipano con pieno diritto e con voto deliberativo all’assemblea.

La quota e/o gli eventuali contributi associativi non sono trasmissibili.

Art.10 – Organi

Sono organi dell’associazione: l’Assemblea generale dei soci; il Consiglio Direttivo; il Presidente dell’associazione.

Le cariche o incarichi associativi sono totalmente gratuiti.

Art.11 – Assemblea

L’assemblea generale dei soci è la riunione in forma collegiale degli associati ed è il massimo organo deliberativo dell’associazione: è convocata in sessioni ordinarie e straordinarie .

All’assemblea sono demandate tutte le decisioni concernenti l’attività necessaria per il conseguimento della finalità associativa.

 Art.12 – Compiti dell’Assemblea

L’assemblea riunita in via ordinaria :

–      approva il rendiconto economico e finanziario e il bilancio preventivo;

–      delibera sugli indirizzi e sulle direttive generali dell’associazione nonché su tutti gli argomenti attinenti alla vita ed ai rapporti della stessa che non rientrino nella competenza dell’assemblea straordinaria e che siano legittimamente sottoposti al suo esame;

–      nomina per elezione – a scrutinio segreto e con tre distinte votazioni – il Presidente dell’Associazione ed il Consiglio Direttivo.

L’assemblea è convocata,  in via straordinaria:

–   per deliberare le modifiche statutarie o lo scioglimento dell’associazione;

–   quando il Consiglio Direttivo lo ritenga opportuno o vi sia la richiesta di almeno un decimo degli associati, i quali devono indicare l’argomento della riunione. In tal caso la convocazione è atto dovuto da parte del Consiglio Direttivo.

Le assemblee sono presiedute dal Presidente del Consiglio Direttivo: in caso di sua assenza o impedimento, da una delle persone legittimamente intervenute all’assemblea e designata dalla maggioranza dei presenti.

L’assemblea nomina un segretario e, se necessario, due scrutatori.

L’assistenza del segretario non è necessaria quando il verbale dell’Assemblea sia redatto da un notaio.

Il Presidente dirige e regola le discussioni e stabilisce le modalità e l’ordine delle votazioni.

 

Art.13 – Riunione e costituzione dell’Assemblea

L’assemblea deve riunirsi almeno una volta all’anno entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale per l’approvazione del rendiconto economico e finanziario. L’assemblea è convocata con delibera del Consiglio Direttivo.

La convocazione dell’assemblea ordinaria avverrà minimo otto giorni prima mediante affissione di avviso nella sede dell’associazione e contestuale comunicazione agli associati a mezzo posta ordinaria, elettronica, fax o telegramma.

Nella convocazione dell’assemblea devono essere indicati il giorno, il luogo e l’ora dell’adunanza e l’elenco delle materie da trattare.

Potranno prendere parte alle assemblee ordinarie e straordinarie dell’associazione i soli soci in regola con il versamento della quota annuale. Avranno diritto di voto solo gli associati maggiorenni.

Ogni partecipante all’assemblea con voto deliberativo ha diritto ad un solo voto. L’associato può farsi rappresentare nell’assemblea da altro associato purché munito di delega scritta; ogni associato non può essere portatore di più di una delega.

L’assemblea è validamente costituita, in prima convocazione, quando sia presente la metà degli associati aventi diritto di voto deliberativo; in seconda convocazione qualunque sia il numero degli intervenuti.

Le delibere, salvo quelle aventi ad oggetto le modifiche dello Statuto e lo scioglimento dell’associazione sono approvate nell’assemblea in prima convocazione, ove ottengano la maggioranza assoluta dei voti; ed in quella in seconda convocazione, ove ottengano la maggioranza relativa dei voti.

Le modifiche dello Statuto sono validamente approvate solo se ottengono la maggioranza assoluta dei voti spettanti a tutti gli associati con diritto a voto       deliberativo.

Lo Statuto e le sue modifiche, inoltre, sono sottoposte all’approvazione del CONI, o, in caso di delega concessa dal CONI alla F.I.T.e.T, di quest’ultima, secondo vigenti disposizioni di legge e regolamentari.

Lo scioglimento dell’associazione è validamente deliberato dall’assemblea generale dei soci, convocata in seduta straordinaria, solo se ottiene il voto favorevole di almeno tre quarti degli associati aventi diritto a voto deliberativo, con esclusione delle deleghe.

L’assemblea che dispone lo scioglimento dell’associazione stabilisce contestualmente le modalità e gli incarichi per la messa in liquidazione.

Di ogni assemblea si dovrà  redigere apposito verbale firmato dal Presidente della stessa, dal Segretario e, se nominati, dagli scrutatori.

Copia dello stesso deve essere messo a disposizione di tutti gli associati con le modalità ritenute più idonee dal Consiglio Direttivo al fine di garantirne la massima diffusione.

 

Art.14 – Presidente

 Il Presidente dell’Associazione è eletto dall’assemblea tra gli associati fondatori od ordinari, dura in carica due anni,  rappresenta l’associazione a tutti gli effetti legali e ne manifesta la volontà.

Il Presidente:

a) esegue le delibere del Consiglio Direttivo circa gli atti di straordinaria amministrazione, stipulando, su sua delega, i relativi atti negoziali. Ha altresì potere di firma per porre in essere atti di amministrazione ordinaria, su delega, anche generale, del Consiglio Direttivo, la quale potrà essere estesa anche al Segretario o ad altro consigliere;

b) è autorizzato a eseguire incassi e ad accettare donazioni di modico valore nonché sovvenzioni e contributi che non comportino obblighi per l’Associazione offerti a qualsiasi titolo da Pubbliche Amministrazioni, da Enti e da Privati, rilasciandone liberatorie quietanze; tale potere può essere delegato dal Presidente al Segretario o ad

altro consigliere;

c) ha la facoltà di nominare avvocati o procuratori nelle liti attive e passive riguardanti

l’Associazione davanti a qualsiasi autorità giudiziaria ed amministrativa;

d) convoca e presiede le riunioni delle Assemblee e del Consiglio Direttivo;

e) in caso di necessità ed urgenza, può assumere i provvedimenti di competenza del

Consiglio Direttivo, sottoponendoli a ratifica nella prima riunione successiva.

Art.15 – Vice Presidente

Il Vice Presidente dell’associazione è eletto dall’assemblea tra gli associati fondatori od ordinari, dura in carica due anni. Sostituisce il Presidente in caso di sua assenza o di impedimenti temporanei ed in quei compiti nei quali venga espressamente delegato.

In caso di impedimento definitivo, per qualsiasi motivo, del Presidente rimane in carica per gli affari ordinari e per la convocazione – entro un mese – dell’assemblea per l’elezione di tutte le cariche associative.

Art.16 – Consiglio Direttivo

Il Consiglio Direttivo è composto da: il Presidente dell’associazione che lo presiede; il Vice Presidente; tre o più Consiglieri, (purché in numero dispari, secondo quanto sarà deliberato di volta in volta dall’assemblea).

I Consiglieri sono eletti dall’assemblea tra gli associati. Il Consiglio Direttivo dura in carica due anni ed i suoi componenti sono rieleggibili.

Possono ricoprire cariche sociali i soli soci in regola con il pagamento delle quote associative che siano maggiorenni, non ricoprano cariche sociali in altre società ed associazioni sportive dilettantistiche nell’ambito della disciplina dilettantistica del Tennistavolo,non abbiano riportato condanne passate in giudicato per delitti non colposi e non siano stati assoggettati da parte del CONI o di una qualsiasi delle Federazioni sportive nazionali ad esso aderenti a squalifiche o sospensioni per periodi complessivamente intesi non superiori ad un anno.

Il Consiglio Direttivoattua le deliberazioni dell’assemblea e dirige l’associazione con tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione; delibera sulle domande di ammissione dei soci; redige il bilancio preventivo ed il rendiconto economico e finanziario da sottoporre all’assemblea, fissa le date delle assemblee ordinarie dei soci da indire almeno una volta all’anno e convoca l’assemblea straordinaria qualora lo reputi necessario o venga chiesto dai soci; redige gli eventuali regolamenti interni relativi all’attività sociale da sottoporre all’approvazione dell’assemblea degli associati; adotta i provvedimenti di esclusione  verso i soci qualora si dovessero rendere necessari; attua le finalità previste dallo statuto e le decisioni dell’assemblea dei soci.

Le riunioni del Consiglio sono convocate dal Presidente che ne fissa l’ordine del giorno. Il Presidente è obbligato a convocare la riunione del Consiglio ed a fissare specifici argomenti all’ordine del giorno, quando ne sia richiesto da almeno un terzo dei componenti in Consiglio.

La riunione del Consiglio è valida quando vi partecipi almeno la metà dei suoi componenti.

Le deliberazioni del Consiglio sono valide se assunte con il voto favorevole della maggioranza dei presenti. In caso di parità il voto del Presidente è determinante.

Le deliberazioni del Consiglio, per la loro validità, devono risultare da un verbale sottoscritto da chi ha presieduto la riunione e dal segretario. Lo stesso deve essere messo a disposizione di tutti gli associati con le formalità ritenute più idonee dal Consiglio direttivo atte a garantirne la massima diffusione.

Qualora durante il mandato vengano a mancare uno o più membri del Consiglio Direttivo si procederà alla loro sostituzione facendo subentrare i primi non eletti, che rimarranno in carica fino alla scadenza del mandato del consigliere o dei consiglieri sostituiti. Il Consiglio Direttivo decade nel caso in cui vengano a mancare suoi membri, senza possibilità di sostituzione, fino a ridurre a meno di 7 il numero dei componenti in carica oppure rimanga, per qualsiasi motivo, senza Presidente e nessun consigliere in carica sia disposto a subentrare nel ruolo. In questo caso l’Assemblea, convocata dai membri ancora in carica, sarà chiamata ad eleggere i nuovi componenti del Consiglio Direttivo.

Art.17 – Segretario

Il Consiglio direttivo può nominare un Segretario, scegliendolo anche tra associati non facenti parte del consiglio stesso.

Dura in carica finché vige il Consiglio che lo ha nominato.

Il Segretario da esecuzione alle deliberazioni del Presidente e del Consiglio Direttivo, cura la tenuta dei verbali ed attende alla corrispondenza.

Art.18 – Decadenza degli organi associativi

I titolari degli organi associativi decadono:

–      per dimissioni;

–      per revoca, quando non esplichino più l’attività associativa inerente alla loro carica, o quando siano intervenuti gravi motivi.

La revoca viene deliberata dall’assemblea degli associati, sentito il Dirigente per la quale è proposta.

Le dimissioni, o la revoca, del Presidente della associazione comporta la decadenza di tutti  gli organi statutari. In tal caso si applica la disposizione di cui al precedente art.15 comma 2.

Le dimissioni, o la revoca, degli altri dirigenti determina la loro sostituzione con il primo dei non eletti nell’ultima assemblea, il quale rimane in carica fino alla scadenza della durata originaria dell’organo associativo.

 

Art.19 – Obblighi di comunicazione

La nomina e le variazioni dei titolari degli organi associativi devono essere comunicate alla F.I.T.e.T unitamente a copia del verbale nei termini indicati dallo Statuto e dal regolamento Organico federale.

 

Art.20 – Bilanci

Il Consiglio Direttivo redige il bilancio preventivo e il rendiconto economico finanziario da sottoporre all’approvazione assembleare. Ogni associato, in occasione dell’approvazione, potrà avere accesso a detti documenti.

Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale ed economico-finanziaria della associazione, nel rispetto dei principi di trasparenza nei confronti degli associati.

L’incarico della gestione amministrativo contabile dell’associazione, previo apposito mandato del Consiglio Direttivo, può essere affidata al Segretario e/o ad un Tesoriere all’uopo nominato.

L’anno sociale e l’esercizio finanziario iniziano il 1° gennaio e terminano il 31 dicembre di ciascun anno.

Art.21 – Rappresentanti degli atleti e dei tecnici

Il Presidente, ogni qual volta ciò sia previsto dalle norme federali vigenti, convoca e presiede riunioni degli atleti/e tesserati e maggiorenni – nonché, ove vi siano le condizioni, dei tecnici -, per l’individuazione, tramite elezione od altri metodi di espressione democratica, del rappresentante atleti/e e del rappresentante tecnici. I rappresentanti così individuati esercitano tutti i diritti loro riconosciuti dall’ordinamento sportivo. Il Presidente custodisce i verbali delle suddette riunioni e ne cura la trasmissione alla F.I.TE.T, per il costante aggiornamento degli atti federali.

 

Art.22 – Devoluzione del patrimonio

In caso di estinzione dell’associazione il patrimonio residuo dopo la liquidazione dovrà essere devoluto, seconda la delibera dell’assemblea che decide lo scioglimento, ad altra associazione con analoga finalità sportiva;  in mancanza, vengono devoluti ad una società sportiva senza scopo di lucro della medesima provincia designata dalla F.I.TE.T.

Art.23 – Clausola compromissoria

Tutte le controversie insorgenti tra l’associazione ed i soci e tra i soci medesimi saranno devolute all’esclusiva competenza di un Collegio arbitrale costituito secondo le regole previste dalla Federazione Italiana Tennistavolo.

In tutti i casi in cui, per qualsivoglia motivo, non fosse possibile comporre il Collegio arbitrale secondo le indicazioni della F.I.TE.T, questo sarà composto da n. 3 (tre) arbitri, due dei quali nominati dalle parti, ed il terzo, con funzioni di Presidente, dagli arbitri così designati, o, in difetto, dal Presidente del Tribunale di Lecce.

La parte che vorrà sottoporre la questione al Collegio arbitrale dovrà comunicarlo all’altra con lettera raccomandata a.r. da inviarsi entro il termine perentorio di 20 giorni dalla data dell’evento originante la controversia, ovvero dalla data in cui la parte che ritiene di aver subito il pregiudizio ne sia venuta a conoscenza, indicando pure il nominativo del proprio arbitro.

L’arbitrato avrà sede in  Vernole e il Collegio giudicherà ed adotterà il lodo con la massima libertà di forma dovendosi considerare ad ogni effetto come irrituale.

Ogni qualvolta ciò sia compatibile dovrà essere adottata, al posto di quella sopra descritta, la procedura arbitrale prevista dalla Federazione Italiana Tennistavolo.

Art.24 – Norma di rinvio

Per quanto non previsto dal presente statuto si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni dello statuto e dei regolamenti della Federazione Italiana Tennistavolo e in subordine le norme degli artt. 36 e ss. del Codice Civile.

Il presente Statuto  sostituisce o annulla ogni altro precedente statuto dell’associazione nonché ogni altra norma regolamentare della associazione in contrasto con esso.

 Il presente Statuto è stato approvato dall’associazione nella riunione del 10.09.2009

 

Letto, approvato e sottoscritto

 

 

 

 

IL PRESIDENTE                                                                      IL SEGRETARIO

 

 

 

 

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